World Polio Day 2022: la Regione Europea da 20 anni polio-free

In occasione della Giornata Mondiale della Poliomielite, che dal 1988 si celebra ogni anno il 24 di Ottobre, la Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità celebra i suoi 20 anni dalla liberazione dalla Polio. In questa importante ricorrenza, la Regione Europea trasmette alla popolazione un messaggio forte: “solo lavorando insieme e sfruttando le nostre energie collettive per superare gli ultimi ostacoli, è possibile mantenere la promessa di un mondo libero dalla poliomielite per tutti”. Questo traguardo storico, infatti, è stato reso possibile grazie alla incrollabile dedizione di genitori, governi, volontari e organizzazioni della società civile, che, insieme agli instancabili sforzi degli operatori sanitari, lavorano incessantemente per rendere prioritaria la vaccinazione di ogni bambino in Europa e nel mondo. In campo contro la polio anche le politiche e la progettazione delle attività di sorveglianza, le quali, al fine di garantire il mantenimento dello status “polio free” sono indispensabili per la rilevazione e la pronta interruzione della circolazione di poliovirus nella Regione.

È un anniversario importante quello del 24 ottobre 2022, in cui si celebra la World Polio Day e in cui ricorre il trentaquattresimo anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), ideata nel 1988 dai 5 partner: Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef, Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Statunitensi (CDC), Rotary International e Fondazione Bill e Melinda Gates al fine di eradicare la poliomielite a livello mondiale e liberare la popolazione da questa antica piaga dell’umanità.

Nonostante i numerosi sforzi e tutti gli obiettivi faticosamente raggiunti, in questo biennio pandemico, il blocco imposto dall’emergenza sanitaria COVID-19 nell’era pre-vaccinale e la persistenza di conflitti e barriere etniche e religiose proprio nei Paesi dove erano ancora endemici focolai di polio, hanno impedito di raggiungere ogni bambino con i vaccini antipolio, contribuendo così ad un nuovo aumento dei casi di malattia. Solo nel 2020, infatti, sono stati registrati 1.226 casi di tutte le forme di poliomielite rispetto ai soli 138 del 2018.

Ciò dimostra che, a fronte delle costanti attività condotte dall’OMS e dagli Enti Partner che hanno reso la Regione Europea libera dalla polio da ben due decenni, la malattia è, purtroppo, ancora una triste realtà che continua a mietere numerose vittime sia in termini di invalidità che in termini di mortalità.

Infatti, gli allarmi degli ultimi mesi che hanno interessato le città di Londra e New York e che riportano alla memoria le paure del passato, confermano una triste realtà: la poliomielite è, purtroppo, ancora presente. Ancor prima di questi allarmi, la regione europea aveva tremato per il focolaio di polio in Ucraina (iniziato nel 2021) e tutt'ora in corso. Poi, nel Febbraio 2022, trascorsi appena due anni dalla dichiarata eradicazione della poliomielite nella regione Africana (dopo che Camerun e Nigeria, gli ultimi Paesi in cui erano stati individuati dei casi, non registravano da oltre tre anni episodi di poliomielite) le autorità sanitarie del Malawi avevano accertato il caso di una bambina di 3 anni infettata dal poliovirus selvaggio e rimasta paralizzata (secondo quanto riferito dall'OMS, il ceppo del virus identificato nella minore è il tipo 1 - WPV1). Se non bastasse, un altro Paese industrializzato, Israele, dove era stata già a suo tempo segnalata la circolazione del virus a seguito della guerra e degli sfollamenti dalla Siria, registra a Marzo di quest’anno un caso di polio, il primo dal lontano 1989. Solo qualche mese fa il virus polio è stato rilevato in un impianto di trattamento delle acque reflue di Beckton, e, dopo la capitale britannica, anche a New York è cresciuta la preoccupazione per centinaia o addirittura migliaia di possibili casi di polio non diagnosticati a seguito del caso di un uomo non vaccinato rimasto paralizzato a causa del virus nella contea di Rockland, motivo per il quale, le autorità sanitarie di New York avevano vigorosamente incoraggiato la popolazione non immunizzata a vaccinarsi nel breve periodo. Infatti, non esistono farmaci in grado di curare questa malattia, l'unica possibilità di difesa è rappresentata dalla prevenzione vaccinale.

La poliomielite è una patologia infettiva acuta, altamente contagiosa, determinata da virus (polio virus, appartenenti al genere Enterovirus) che colpiscono il sistema nervoso interessando le cellule neurali e inducendo una paralisi che, nei casi più gravi, può avere esito letale. Il virus infetta solo il genere umano e il contagio avviene per via feco-orale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati, o attraverso la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. Indipendentemente dalla modalità di trasmissione, il poliovirus penetra nell'organismo attraverso la bocca e si moltiplica a livello dell’orofaringe, delle tonsille, dei linfonodi del collo e del tratto gastroenterico (intestino tenue). Le cellule umane sono provviste di specifici recettori proteici ai quali i poliovirus possono aderire e quindi penetrare nelle cellule suscettibili. L'infezione evolve attraverso cicli di replicazione virale, determinando la distruzione delle cellule infette. Una volta instaurata l'infezione, i poliovirus possono raggiungere il sistema nervoso centrale attraverso la barriera emato-encefalica, tramite il torrente ematico o attraverso le fibre nervose. La moltiplicazione virale distrugge i neuroni motori che non rigenerandosi, determinano l’inabilità funzionale dei muscoli interessati, anche se in alcuni rari casi è possibile recuperare la funzionalità muscolare in modo completo. In virtù di ciò, l’unica vera arma di protezione è data unicamente dal vaccino.

Dal 1996, grazie alla campagna di eradicazione, sono state distribuite 9 miliardi di dosi di vaccino orale, sono state evitate 1,8 milioni di paralisi infantili e si sono salvate 180.000 vite umane. Ora, come sottolinea l'OMS, è fondamentale che i Paesi continuino a vigilare con ancor più minuzia e attenzione: se si dovesse trascurare la prevenzione vaccinale, infatti, i poliovirus selvaggi potrebbero tornare e diffondersi. La poliomielite è infatti ancora endemica in Afghanistan e Pakistan e la persistenza di focolai epidemici, anche se localizzati in aree geograficamente circoscritte, costituisce un rischio per la globalità della popolazione.

Per quanto detto, la Giornata mondiale della Poliomielite ha un’enorme importanza. La giornata del 24 ottobre è stata scelta poiché commemorativa della nascita di Jonas Salk, inventore del vaccino contro la malattia. In questa occasione, con eventi promossi ed organizzarti in tutto il mondo, si ricordano i grandi traguardi raggiunti fino ad oggi grazie alla collaborazione multicentrica e al sostegno congiunto delle tante istituzioni, enti, organizzazioni, associazioni e fondazioni che all’unisono cooperano per la lotta contro questa patologia.

Come per le Edizioni precedenti, la campagna di quest'anno continuerà a utilizzare lo slogan "End Polio" per sostenere gli sforzi di eradicazione globale, compresa la continua vaccinazione contro questa malattia e il mantenimento di azioni di sorveglianza epidemiologica.

Per celebrare gli sforzi compiuti fino ad oggi e rinnovare l’impegno per il lavoro futuro, l'OMS/Europa ha avviato una campagna sui social media e ospiterà un evento commemorativo che quest’oggi si terrà presso l'edificio della città delle Nazioni Unite a Copenaghen, in Danimarca, dalle 17:00 alle 18:00 CET. Verrà, inoltre, proiettato un film e una mostra sui temi dello stesso sarà esposta ai partecipanti, al personale e ai visitatori nell'edificio della città delle Nazioni Unite. L'evento e la mostra affronteranno l'impatto storico della poliomielite nella regione, come è stato raggiunto e mantenuto lo stato “ indenne da polio” e come garantire che questo stato sia sostenuto in futuro.

L'evento sarà aperto dal Direttore regionale dell'OMS per l'Europa, il dottor Hans Henri P. Kluge, e includerà rappresentanti della Global Polio Eradication Initiative, tra cui la presidente del Rotary International Jennifer Jones.

Saranno numerose anche le iniziative a livello nazionale e locale promosse in occasione di questa importante ricorrenza. Tra le numerose manifestazioni portate avanti dai diversi Club Rotary ricordiamo alcune iniziative promosse in Sardegna: due club di Sassari hanno organizzato ieri 22 Ottobre 2022 un caffè sospeso, le associazioni rotariane dell’area metropolitana di Cagliari hanno organizzato oggi un incontro “Passeggiata al Poetto” ma le manifestazioni potranno continuare nella settimana come il caffè sospeso organizzato dal Club Rotary Sassari.

  • “Un buon caffe per una buona causa”, tenutosi a Sassari lo scorso Sabato 22 Ottobre dalle ore 8.00 presso via Vardabasso 1/b.
  • “Un caffe sospeso per la Polio”, tenutosi a Sassari lo scorso Sabato 22 Ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso il Salotto Caffè in Piazza d’Italia.
  • “Passeggiata al Poetto”, tenutasi ieri 23 Ottobre alle ore 10.00 presso la Città Metropolitana di Cagliari.

“Prendi un caffè e dona un vaccino – Il caffe sospeso”, che si terrà a Sassari il prossimo Sabato 29 Ottobre a partire dalle ore 9.00 presso il Bar Quadrato in Via G. Chironi,11.

In questo contesto, Vaccinarsinsardegna.org invita alla adesione a queste lodevoli iniziative, volte a finanziare l’acquisto di vaccini antipolio destinati alle aree endemiche dei Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto invita alla adesione consapevole alle vaccinazioni ed ai richiami vaccinali programmati dal calendario vaccinale, nel cui contesto si inserisce ovviamente anche la vaccinazione antipolio. A tal proposito, si ricorda che la schedula del vaccino anti-polio per il nostro Paese prevede la somministrazione di 3 dosi di vaccino antipolio inattivato (IPV) nel corso del primo anno di vita, con ulteriori due richiami al 6° e tra il 12° e 18° anno di vita.

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