Vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID19: pubblicato il Piano Strategico

In attesa del nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2020-2022 che, sviluppandosi sull’eredità di quello precedente, sarà armonizzato sulla base delle attuali esigenze sanitarie dettate dalla Pandemia Covid19, è di recentissima pubblicazione il Piano Strategico “Vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID19” il quale, elaborato dal Ministero della Salute, dal Commissario Straordinario per l’Emergenza, dall’Istituto Superiore di Sanità, dalla Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AgeNaS) e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), contiene i principali elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale che maggiormente sposano le esigenze del contesto territoriale italiano al fine di garantire la protezione del singolo individuo e della comunità cui appartiene riducendo l’impatto della pandemia e le sequele ad essa relative.

La diffusione della COVID-19 è diventata una vera crisi umanitaria caratterizzata da importanti pressioni sanitarie, psicologiche ed economiche che hanno evidenziato, in tutte le diverse angolature, la reale fragilità e vulnerabilità del genere umano e dei sistemi istituzionali, culturali, politici, economici, finanziari, scientifici, sanitari ed organizzativi di cui fa parte. Per rispondere prontamente alle esigenze dettate dalla profonda emergenza di Sanità Pubblica e la minaccia sanitaria di rilevanza internazionale cui ci si è improvvisamente dovuti confrontare dal Gennaio di questo 2020 ormai volto al termine fino ad oggi, la Coalition for Epidemic Preparedness and Innovations (CEPI) organizzazione internazionale con lo scopo di promuovere lo sviluppo di vaccini contro microorganismi causa di nuove epidemie, si è mossa rapidamente per coordinare con le autorità sanitarie globali lo sviluppo dei numerosi progetti di sperimentazione clinica, alla ricerca di candidati vaccinali contro il virus SARS-CoV-2. Oltre a parlare di strategie di contenimento dell’infezione, metodi per individuare la popolazione positiva per COVID-19 e studi di terapie efficaci, dunque, in questi mesi, una parte importante della comunità scientifica ha lavorato incessantemente alla predisposizione di un vaccino adeguato.

Ad oggi la disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace è stata resa possibile sfruttando le conoscenze sul virus rese accessibili a tutti e in maniera straordinariamente veloce dalla condivisione delle ricerche da parte della Comunità scientifica internazionale, la quale è ricorsa all’utilizzo di tecnologie del tutto innovative che sono state applicate negli ultimi anni per la realizzazione dei nuovi vaccini; tra queste, le moderne tecniche di ingegneria genetica e le piattaforme biotecnologiche messe in atto per la ricerca contro altri Coronavirus come SARS ed altri virus ad RNA quali HIV ed Ebola. Quanto detto, è stato reso possibile grazie alle straordinarie risorse pubbliche e private appositamente investite in questo settore e, soprattutto, grazie all’attivazione di procedure rapide (come la rolling review, che consiste nell’analizzare le singole parti del protocollo mano a mano che si rendono disponibili dalla sperimentazione, piuttosto che aspettare la fine per analizzare tutto insieme, ed eventualmente un fast-track) da parte degli Enti regolatori, FDA e EMA, che hanno consentito di abbreviare l’iter di approvazione.

Al fine di rendere disponibili alla popolazione i candidati vaccini, il Ministero della Salute ha ritenuto opportuno avviare interlocuzioni con altri partner europei, per procedere congiuntamente a negoziazioni che potessero assicurare la disponibilità di un numero di dosi necessario e sufficiente per l’immunizzazione dei cittadini dei Paesi coinvolti e di tutta l’Unione Europea.

Il Piano strategico per i vaccini anti-SARS-Cov-2, illustrato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza prima al Senato e poi alla Camera, consta di otto “assi” portanti, brevemente riassunti come segue:

  • GRATUITA': il vaccino verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani garantendo, come secondo i principi della Costituzione Italiana, l’equità del diritto alla salute e l’uguaglianza sociale.
  • NUMERO DOSI: l'Italia ha opzionato 202.573.000 dosi di vaccini, che rappresenterebbero una dotazione sufficientemente ampia per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte di sicurezza. Saranno necessarie due dosi di vaccino, somministrate a breve distanza l’una dall’altra. Per quanto concerne la disponibilità dei vaccini, laddove tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l'Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi:

A) per il contratto con AstraZeneca 40,38 milioni di dosi;

B) per il contratto con Johnson & Johnson 26,92 milioni;

C) per il contratto con Sanofi 40,38 milioni;

D) per il contratto con Pfeizer-BioNTech 26,92 milioni;

E) per il contratto con CureVac 30,285 milioni;

F) per il contratto con Moderna 10,768 milioni.

  • TEMPISTICHE: A oggi, sono state indicate due possibili date per le autorizzazioni da parte dell’EMA: una prima che potrebbe esprimersi entro la fine dell’anno (il 29 Dicembre) sul vaccino Pfizer-BioNTech e una che è prevista per il 12 Gennaio relativamente al vaccino Moderna. Queste due aziende nel primo trimestre del 2021, da contratto, dovrebbero fornire all'Italia rispettivamente 8.749.000 di dosi e 1.346.000 di dosi.
  • CATEGORIE PRIORITARIE: nelle fasi iniziali, saranno vaccinate in via prioritaria tre coorti di soggetti pari a circa 20 milioni di italiani. Si tratta di 1) Operatori Sanitari, 2) residenti e personale delle Residenze Socio-Assistenziali (RSA) e 3) individui in età avanzata. Si procederà poi alle altre categorie di popolazione, tra cui quelle appartenenti ai servizi essenziali quali gli insegnanti e il personale scolastico, le Forze dell'ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità.
  • LOGISTICA: Gli aspetti relativi alla logistica e alla catena di approvvigionamento (supply chain), stoccaggio e trasporto dei vaccini saranno di competenza del Commissario Straordinario per l’attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per quanto concerne i vaccini che necessitano una conservazione con catena del freddo standard (tra i 2 e gli 8 °C), si adotterà un modello di distribuzione con un sito nazionale di stoccaggio e una serie di siti territoriali, mentre i vaccini che necessitano di una catena del freddo estrema (-20/-70°C) verranno consegnati direttamente dall'azienda produttrice presso 300 punti vaccinali sul territorio. A ciò si aggiunge la necessità di fornire il materiale ritenuto essenziale per lo svolgimento delle sedute vaccinali (DPI per il personale delle unità mobili, disinfettante, cerotti etc.), cui provvederà il Commissario Straordinario. La distribuzione dei vaccini, in particolare relativi alla catena del freddo standard, avverrà con il coinvolgimento delle forze armate che, in accordo con il Commissario Straordinario, stanno già pianificando vettori, modalità e logistica.
  • FIGURE COINVOLTE: nella fase iniziale della campagna vaccinale si prevede una gestione centralizzata della vaccinazione con l’identificazione di siti ospedalieri o peri-ospedalieri e l’impiego di unità mobili destinate alla vaccinazione delle persone impossibilitate a raggiungere i punti di vaccinazione. Il personale delle unità vaccinali sarà costituito da un numero flessibile di medici, infermieri, assistenti sanitari, OSS e personale amministrativo di supporto. Si stima, al momento, un fabbisogno massimo di circa ventimila persone. A tal riguardo, si prevede di agire da un lato ricorrendo ad un cospicuo e temporaneo ricorso alle professionalità esistenti nel Paese, anche attraverso la pubblicazione di un invito a manifestare la disponibilità a contribuire alla campagna di vaccinazione, con l'attivazione di conseguenti modalità contrattuali definite ad hoc, nonché alla stipula di accordi con il Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito dei percorsi formativi delle scuole di specializzazione medica. Sul piano organizzativo, a livello nazionale, saranno definite le procedure, gli standard operativi e il lay-out degli spazi per l'accettazione, la somministrazione e la sorveglianza degli eventuali effetti a breve termine, mentre a livello territoriale verranno stabilite la localizzazione fisica dei siti, il coordinamento operativo degli addetti, nonché il controllo sull’esecuzione delle attività. A livello regionale e a livello locale saranno pertanto identificati referenti che risponderanno direttamente alla struttura di coordinamento nazionale e si interfacceranno con gli attori del territorio, quali i Dipartimenti di Prevenzione, per garantire l’implementazione dei piani regionali di vaccinazione e il loro raccordo con il Piano Nazionale di Vaccinazione.
  • SISTEMA INFORMATIVO E COMUNICAZIONE: al fine di ottimizzare tutti i processi organizzativi e gestionali a partire dalle forniture, fino alla programmazione e gestione delle sedute vaccinali, è stato predisposto un sistema informativo efficiente ed interfacciabile con i diversi sistemi regionali e nazionali, in modo particolare relativamente al sistema di chiamata attiva/prenotazione, alla registrazione e certificazione della vaccinazione, al sistema di recall, al calcolo puntuale (in real time) delle coperture vaccinali e all'integrazione con i sistemi regionali e nazionali di vaccinovigilanza e sorveglianza epidemiologica.
  • FARMACO-SORVEGLIANZA: per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso della campagna di vaccinazione, l'obiettivo sarà quello di predisporre una sorveglianza aggiuntiva sulla sicurezza dei vaccini stessi, monitorando gli eventuali eventi avversi. L'Agenzia italiana del farmaco, inoltre, avvierà studi indipendenti e si doterà di un comitato scientifico specifico per tutto il periodo della campagna vaccinale.

Per quanto concerne gli aspetti inerenti la comunicazione con i cittadini sarà necessario fornire in modo proattivo informazioni complete, obiettive e accurate, con la finalità di favorire un'ampia adesione alla campagna vaccinale da parte della popolazione. A tal fine, la gestione della comunicazione istituzionale richiederà l'identificazione di un'unità di coordinamento composta da rappresentanti del mondo medico-scientifico e delle Istituzioni. Tra le attività previste, di prioritaria importanza saranno: il perseguimento degli obiettivi di sviluppo e diffusione del messaggio chiave rivolto alle diverse fasce di età; l’aggiornamento dei contenuti diffusi tramite i media tradizionali e attraverso le tecnologie innovative fornite dal web 2.0 e 3.0 al fine di garantire un’informazione/comunicazione puntuale ed efficace ed in ultimo, l’implementazione di strategie operative online e offline per rilevare e rispondere alla disinformazione in tempo reale e indirizzare le eventuali richieste di informazioni e/o consulenza verso il sito del Ministero della Salute e/o un numero telefonico dedicato.

Dai tempi alla logistica, dalle categorie da immunizzare prioritariamente alle figure coinvolte, dalla comunicazione alla sorveglianza, tutto è dunque pronto per attuare la più grande Campagna di vaccinazione mai realizzata in Italia.

In allegato il Piano Strategico “Vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID19". Si invitano gli utenti a rimanere collegati al nostro sito per non perdere i prossimi aggiornamenti.

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