World Polio Day: Una Giornata, Un Obiettivo, La Fine della Polio!

Il 24 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Poliomielite, meglio nota come World Polio Day, un evento annuale istituito al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sull'importanza della vaccinazione contro questa invalidante malattia. Quest'anno ricorre anche il 36º anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), ideata nel 1988 dall'alleanza di cinque partner: l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), UNICEF, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti (CDC), il Rotary International e la Fondazione Bill e Melinda Gates. L’obiettivo di questa iniziativa globale è ambizioso ma cruciale: eradicare la poliomielite e liberare il mondo da una delle piaghe più antiche e devastanti della storia umana. Questa giornata, dunque, rappresenta non solo un momento per celebrare i notevoli progressi compiuti, ma anche un’occasione per riflettere sulle sfide che ancora ci attendono. La poliomielite, infatti, continua a minacciare alcune regioni del mondo, e il nostro impegno comune sarà determinante per vincere definitivamente questa battaglia.

La poliomielite, una malattia infettiva acuta e altamente contagiosa, rappresenta ancora oggi una delle sfide più significative per la salute pubblica globale. Causata da poliovirus (appartenenti al genere Enterovirus), questa patologia attacca il sistema nervoso, colpendo le cellule neurali e causando paralisi che, nei casi più gravi, possono avere esito fatale. Il virus colpisce esclusivamente l'essere umano e si trasmette prevalentemente per via feco-orale, attraverso il consumo di acqua o alimenti contaminati, o tramite le goccioline respiratorie emesse da soggetti infetti, anche se asintomatici.

Il poliovirus penetra nell'organismo attraverso la bocca e si moltiplica inizialmente a livello dell’orofaringe, delle tonsille, dei linfonodi cervicali e del tratto gastrointestinale. L'infezione avanza in cicli di replicazione virale, distruggendo le cellule infettate.

In alcuni casi, il virus può superare la barriera emato-encefalica e diffondersi al sistema nervoso centrale. La distruzione dei neuroni motori (incapaci di rigenerarsi) porta alla paralisi dei muscoli colpiti, compromettendo irreversibilmente la loro funzionalità. Durante la fase acuta per via del processo flogistico vengono interessati dal fenomeno anche i neuroni contigui a quelli infettati e per questo durante la remissione si può osservare un recupero parziale, ma la malattia resta priva di cure farmacologiche specifiche. Peraltro, a distanza di anni (15-40 anni) dalla infezione è possibile osservare un peggioramento della patologia verosimilmente attribuibile alla degenerazione di quei neuroni (sindrome post polio) che non erano stati distrutti dal virus ma che avevano comunque sofferto durante la fase acuta della malattia.

In assenza di farmaci efficaci contro la poliomielite, la prevenzione attraverso la vaccinazione rappresenta l'unica difesa. Grazie ai vaccini, disponibili sia in forma orale che iniettabile, sono stati compiuti enormi passi avanti nella riduzione dei casi di polio in tutto il mondo.

Dal momento in cui sono state avviate le campagne di vaccinazione di massa, il numero di casi globali è stato ridotto di oltre il 99%, con l’eradicazione della malattia nella maggior parte del mondo (Paesi polio free) ed il confinamento della malattia in poche aree difficile da raggiungere per ragioni culturali, religiose e sociali (zone di guerra).

Per questo, nonostante gli enormi progressi fatti in ambito vaccinale, di cui oggi più che mai siamo testimoni grazie ai nuovi vaccini a mRNA anti-SARS-Cov-2, la possibilità di eradicare la poliomielite in maniera universale non dipenderà tanto da una nuova tecnologia vaccinale, quanto dalla capacità di coprire tutta la popolazione con i vaccini attualmente in uso. La ricomparsa della poliomielite nei Paesi polio-free continua a rimanere un evento possibile, fintanto che ci saranno zone del mondo in cui la malattia è presente e diffusa.

La poliomielite, infatti, è ancora endemica in due paesi, Afghanistan e Pakistan e sui 194 Paesi al mondo sono ben 35 i Paesi a rischio epidemico in cinque (Africa, Americhe, Mediterraneo Orientale, Europa e Sud-Est asiatico) delle sei regioni dell’OMS. In ultimo, per alcuni Paesi come Burkina Faso, Eritrea, Etiopia, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mauritania, Senegal, Sierra Leone, South Sudan, Tajikistan e Uganda, il rischio di ritorno della poliomielite è sempre più tangibile a causa dei bassi livelli di immunità e sorveglianza.(vedi fact sheet allegato)

Ciò appare ancor più preoccupante se si considera il periodo storico che il mondo sta vivendo, in cui la guerra in medio oriente, oltre alle abominevoli conseguenze dirette, rappresenta un rischio latente per la reintroduzione della malattia e la possibilità di insorgenza di epidemie.

Tale pericolo ha determinato la necessità di ricorrere in maniera perentoria alla vaccinazione di massa. Quasi 560.000 bambini sotto i dieci anni sono stati infatti vaccinati contro la poliomielite durante il primo ciclo di una campagna di vaccinazione d'emergenza condotta in tre fasi dall'1 al 12 settembre 2024 nella Striscia di Gaza.

La campagna, durata 12 giorni, ha fornito il nuovo vaccino orale antipolio di tipo 2 (nOPV2) a 558.963 bambini, grazie a una pianificazione e a un coordinamento meticolosi. Ciò ha comportato l'utilizzo di una vasta rete di squadre, che hanno vaccinato in siti fissi selezionati presso le strutture sanitarie e i centri di sensibilizzazione.

I team mobili e di transito hanno raggiunto attivamente le famiglie che vivono in case rifugio, tende e campi per sfollati, mentre gli operatori comunitari hanno coinvolto le famiglie per sensibilizzarle prima e durante la campagna.

Nonostante queste sfide e le condizioni che le famiglie della Striscia di Gaza hanno sopportato negli ultimi 11 mesi, le famiglie hanno affollato le strutture sanitarie per far vaccinare i propri figli. Seguirà un secondo ciclo della campagna, idealmente entro quattro settimane, per fornire una seconda dose di nOPV2 ai bambini di Gaza per fermare l'epidemia e prevenirne la diffusione internazionale.

Ciò dimostra quanto sia essenziale continuare a garantire una copertura vaccinale globale elevata; l’immunizzazione universale, infatti, è fondamentale per prevenire una nuova diffusione del virus e per arrestare la trasmissione in contesti vulnerabili.

Una delle organizzazioni più attive in questa battaglia è il Rotary Foundation, che da oltre 30 anni guida il programma End Polio Now. In collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'UNICEF e altre istituzioni globali, il Rotary ha contribuito in modo decisivo alla riduzione dei casi di polio, finanziando campagne di vaccinazione, progetti di sorveglianza e sensibilizzazione in tutto il mondo.

Attraverso il suo impegno continuo, il Rotary lavora instancabilmente per garantire che ogni bambino, ovunque si trovi, abbia accesso al vaccino.

Dal lancio del PolioPlus nel 1985 e alla collaborazione con la GPEI (Global Polio Eradication Iniziative) nel 1988, il rotary è sempre stato parte attiva nella lotta contro la polio con l'obiettivo di eradicare la malattia e liberare il mondo dalle sue sequele. In proposito, è doveroso ricordare che al momento della fondazione della GPEI, il poliovirus selvaggio paralizzava centinaia di bambini ogni giorno, con una stima di 350.000 casi di polio all’anno in 125 Paesi. Da allora, i casi sono scesi di oltre il 99,9%, evitando la paralisi a oltre 20 milioni di persone.

L'obiettivo dell’eradicazione completa della poliomielite è oggi più vicino che mai, ma non ancora raggiunto. È necessario mantenere alta l'attenzione, soprattutto nelle regioni dove il virus è ancora attivo, e assicurare che le politiche di vaccinazione siano rafforzate ovunque, anche nei Paesi dove la polio non è più presente da anni. Il costo del vaccino orale da somministrare in quelle aree è il più basso tra tutti i vaccini (poco più di 60 centesimi di euro) grazie al fatto che il suo inventore (Sabin) lo aveva donato all’umanità senza mantenere delle royalty ed è per questo che associazioni umanitarie come il Rotary effettuano raccolte fondi per poter finanziare campagne di vaccinazione.

Per celebrare la World Polio Day numerose saranno le iniziative a livello nazionale e locale promosse in occasione di questa importante ricorrenza che verranno celebrate a partire dal prossimo Lunedì 21 Ottobre e nei giorni a seguire. In particolare, tra le manifestazioni portate avanti dai diversi Club Rotary e Rotaract ricordiamo alcune iniziative come “il caffè sospeso per combattere la polio”.
A titolo esemplificativo si riportano alcune delle tante iniziative promosse in Sardegna Sabato 26 Ottobre.

Nuove iniziative come questa verranno qui pubblicate man mano che verranno comunicate.

Di seguito la locandina delle due iniziative:

In questo contesto, Vaccinarsinsardegna.org invita ad aderire a lodevoli iniziative come queste, volte a finanziare l’acquisto di vaccini antipolio destinati alle aree endemiche dei Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto invita alla adesione consapevole alle vaccinazioni ed ai richiami vaccinali programmati dal calendario vaccinale, nel cui contesto si inserisce ovviamente anche la vaccinazione antipolio.

In questa settimana dedicata alla Poliomielite, è fondamentale ricordare che non possiamo permetterci di abbassare la guardia finché il virus non sarà completamente eradicato.

Ogni bambino che non riceve il vaccino rappresenta una vulnerabilità nella battaglia globale contro la malattia, pertanto, è essenziale che la comunità internazionale continui a investire nella vaccinazione e nella sorveglianza, affinché un giorno possiamo davvero celebrare un mondo completamente libero dalla polio.

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