Al via la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione 2024: Humanly Possible!

“Humanly Possible” (Umanamente possibile) è il tema scelto per la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione 2024 che, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si celebra ogni anno dal 24 al 30 Aprile. L’appuntamento quest’anno riveste un ruolo particolarmente significavo in quanto, oltre a coincidere con la “Giornata mondiale di sensibilizzazione contro la Meningite”, coincide anche con il cinquantesimo anniversario del “Programma Esteso di Immunizzazione” (EPI), iniziativa promossa nel 1974 dall’OMS al fine di garantire alla coorte pediatrica, e non solo, un accesso equo ai vaccini quale arma salvavita, indipendentemente dalla posizione geografica o dallo stato socioeconomico di appartenenza.

Ogni anno, la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione (World Immunization Week -WIW) celebra l’intenso lavoro svolto grazie all’azione congiunta dagli Stati membri della Regione Europea, con il coinvolgimento di tutti gli Uffici e i partner nazionali dell'OMS, i Ministeri della Salute, le Organizzazioni Professionali e genitoriali, le Strutture Sanitarie Locali, i Dipartimenti di Prevenzione e la Sanità Pubblica dei territori nazionali ed internazionali, i quali, insieme a tutti i cittadini, portano avanti importanti attività di formazione, educazione e sensibilizzazione verso l’adesione consapevole ai programmi vaccinali.

L'obiettivo dell'iniziativa è quello di contribuire a sostenere la domanda pubblica e fornire un sostegno politico alla vaccinazione nel panorama sanitario globale, attraverso attività di advocacy ed educazione sanitaria, comunicazione mirata e counselling, con il fine ultimo di aumentare le coperture vaccinali diffondendo l’importanza delle vaccinazioni tra genitori, operatori, professionisti sanitari, decisori politici e media.

In questi anni di intenso lavoro in cui la Sanità Pubblica di tutto il mondo si è adoperata e tutt’ora lavora con costanza e impegno per sensibilizzare la popolazione sull’importanza e l’essenzialità delle vaccinazioni e aumentare le coperture vaccinali ad esse relative, la WIW è divenuto un evento ampiamente riconosciuto, all’interno del quale anche la “Giornata Mondiale di sensibilizzazione contro la Meningite” trova indubbia risonanza.

Questa importante ricorrenza, infatti, contribuisce ad aumentare la consapevolezza sulla meningite quale malattia infettiva potenzialmente letale causa di disabilità permanenti. 

La meningite meningococcica, nota anche come meningite cerebro-spinale epidemica per la sua potenziale diffusività, è una malattia infettiva, acuta e contagiosa, provocata da Neisseria meningitidis che, insieme a Streptococcus pneumoniae, Listeria monocytogenes e a Haemophilus influenzae di tipo b, determina l’80% delle forme batteriche di meningite.

In particolare, N. meningitidis penetra per via aerea e si localizza a livello della mucosa rino-orofaringea dove può rimanere per lungo tempo senza dar luogo a manifestazioni cliniche: si realizza così lo stato di portatore sano che può durare da qualche settimana a qualche mese.

Se però l’ospite risulta recettivo, ossia non immunizzato e con condizioni permanenti o transitorie che ne limitino la risposta immune, dopo un periodo di incubazione di 2-10 giorni, il microrganismo può causare una malattia invasiva. Nelle forme più gravi (5-20% dei casi), infatti, si osserva una sepsi (spesso fulminante), caratterizzata dalla comparsa di petecchie a cui può seguire un’insufficienza surrenalica acuta. Frequentemente viene colpito il sistema nervoso centrale (SNC) oppure altri organi come il polmone (5-15%) con una letalità attorno al 13%, proporzionalmente alla virulenza del ceppo causa della malattia.

I dati epidemiologici recenti desunti dal Sistema di Sorveglianza Nazionale del Ministero della Salute documentano nel 2021 un’incidenza in Italia della meningite da meningococco dello 0,04 per 100.000 abitanti, dello 0,81 per 100.000 abitanti per la forma dovuta a Streptococcus pneumoniae e dello 0,11 per 100.000 abitanti per quelle da Haemophilus influenzae e Listeria monocytogenes. Inoltre, l'ultimo report, riferito al 2022, precisa che nel nostro Paese i casi da meningococco sono stati 57, mentre nel 2021 e 2020 ne erano stati segnalati 25 e 74 rispettivamente. Sempre nel 2022, sono stati registrati 1026 casi di meningite pneumococcica (nel 2021 e 2020 rispettivamente 489 e 501). Quanto ai casi da emofilo, nel 2022 ne sono stati segnati 188 in tutta la Penisola. Dato in rialzo rispetto ai casi diagnosticati nei due anni precedenti: 76 nel 2020 e 68 nel 2021.

Ancora una volta, la vaccinazione si dimostra l’unica vera arma salva vita contro l’infezione e le sequele della malattia.

Attualmente sono disponibili contro i meningococchi vaccini tetravalenti, costituiti da antigeni polisaccaridici coniugati per i sierogruppi A, C, Y, W135 e due diversi vaccini proteici per il sierogruppo B. I tetravalenti sono somministrati per via intramuscolare in monodose ed in grado di conferire una protezione del 90% nei bambini a partire dai 2 anni e negli adulti. La durata dell’immunità non è peraltro permanente e recenti raccomandazioni indicano dei richiami in funzioni del rischio (richiami in età scolare e nell’adolescenza per chi è stato vaccinato nell’infanzia, per i soggetti con patologie che espongono ad un maggiore rischio o per soggetti a più alto rischio – operatori sanitari, viaggiatori in aree a più alta incidenza).

Per il sierogruppo B è prevista la vaccinazione universale dei nuovi nati con uno dei due vaccini proteici oggi disponibili e somministrabile a partire dal 3 mese di vita con schedula 2+1. I vaccini contro il B sono entrambi raccomandati a 2 dosi anche agli adolescenti e a tutti i soggetti ad aumentato rischio. Per quanto detto, data la dinamicità epidemiologica dei meningococchi, la raccomandazione è quella di coprire verso i 5 sierogruppi per i quali sono oggi disponibili vaccini (A,B,C,W135,Y), quindi sia con un tetravalente A,C,W135,Y, che con uno B. Saranno presto disponibili anche vaccini pentavalenti A,B,C,W135,Y.

Inoltre, si ricorda che all’interno del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 sono indicate la raccomandazioni vaccinali anche per gli altri agenti eziologici di meningiti batteriche (anti-pneumococcico, anti-Haemophylus). Tuttavia, come è stato tristemente dimostrato dalla pandemia di COVID-19, migliorare la prevenzione, la diagnosi e la sorveglianza di una minaccia globale per la salute pubblica richiede una cooperazione globale. 

In proposito l’OMS, con partner globali ed esperti coinvolti nella prevenzione e nel controllo della meningite, ha guidato lo sviluppo di una Global Road Map (percorso globalmente condiviso) 

che definisce l’attuazione di puntuali strategie al fine di sconfiggere la meningite entro il 2030, coinvolgendo centinaia di esperti, rappresentanti degli Stati membri, partner, organizzazioni della società civile nonché rappresentanti del settore privato, attraverso consultazioni multidisciplinari, iterative e complete.

La tabella di marcia definisce una visione globale per il 2030 “Verso un mondo libero dalla meningite”, prefiggendosi il raggiungimento di tre importanti obiettivi:

  1. Eliminazione delle epidemie di meningite batterica;
  2. Riduzione del 50% dei casi di meningite batterica e del 70% dei decessi correlati attraverso campagne di vaccinazione di massa;
  3. Riduzione della disabilità e miglioramento della qualità della vita dopo la malattia meningococcica.

Inoltre, vengono stabilite le azioni interconnesse da implementarsi per il raggiungimento degli obiettivi stessi:

  • Sviluppo di nuovi vaccini: raggiungimento di un'elevata copertura immunitaria e miglioramento delle strategie di prevenzione in risposta alle epidemie;
  • Diagnosi e trattamento: focalizzati sulla rapida conferma della meningite e sulla gestione ottimale della malattia;
  • Perfezionamento dei sistemi di sorveglianza: in un’ottica di miglioramento delle attività di prevenzione e assistenza;
  • Assistenza e sostegno alle persone colpite da meningite: diagnosi precoce, accesso alle cure e sostegno per i postumi della malattia;
  • Patrocinio e impegno: stesura di piani nazionali, diritto alla prevenzione, all’assistenza e ai servizi post-assistenza.

Peraltro, quest’anno la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione celebrerà i 50 anni dall’istituzione del Programma Ampliato di Immunizzazione (EPI),  la quale, istituito nel 1974 dall’OMS, ha rappresentato un momento cruciale nella storia della salute pubblica salvando milioni di vite a livello globale ogni anno.

Da allora importanti traguardi sono stati raggiunti; la copertura vaccinale per difterite tetano e pertosse nella coorte pediatrica è passata dal 5 al 85%, solo cinque anni dopo l'introduzione dell'EPI il vaiolo è stato eradicato, la diffusione geografica del poliovirus selvaggio (agente eziologico della poliomielite) si è ridotto a soli due Paesi e la minaccia di numerose malattie infettive letali e/o invalidanti è drasticamente diminuita.

La continua innovazione nel campo dell'immunologia, peraltro, ha portato allo sviluppo di vaccini in grado di proteggere da un numero ancora maggiore di malattie, aprendo la possibilità nella Regione europea di eliminare l'epatite B e il cancro alla cervice uterina nel prossimo futuro.

Ciononostante, il calo dei tassi di vaccinazione in alcuni Paesi della Regione europea tra il 2020 e il 2022 mette in luce la vulnerabilità del nostro successo. Negli ultimi tre anni, infatti, più di 1,8 milioni di bambini nella Regione europea dell'OMS hanno saltato la vaccinazione contro il morbillo. La conseguenza è un aumento di 60 volte del numero di casi di morbillo nel 2023 rispetto al 2022. Di non minore importanza i crescenti conflitti, le recessioni economiche e il fenomeno della Vaccine Hesitancy, i quali rappresentano solo alcune delle minacce agli sforzi per raggiungere questi bambini. Di conseguenza, il mondo sta assistendo a improvvise epidemie di difterite e morbillo che, fino ad ora, la Sanità Pubblica, aveva tenuto quasi sotto controllo. Sebbene la copertura vaccinale globale sia accettabile, con 4 bambini su 5 completamente coperti, c’è ancora molto da fare.

In questo contesto Vaccinarsinsardegna.org, raffigurando i principi su cui si fondano tutte le iniziative di promozione della salute e inserendosi integralmente nei temi trattati durante questa importante settimana dedicata alla profilassi vaccinale, sottolinea oggi con ancor più fermezza l’importanza dell’azione globale di sensibilizzazione e promozione della profilassi vaccinale e invita gli utenti tutti ad aderire aia programmi di vaccinazione. Dati e indirizzi utili sono disponibili sul nostro sito al link https://www.vaccinarsinsardegna.org/it/info-utili/ambulatori-vaccinali.

Inoltre, si invitano gli utenti a rimanere collegati al nostro sito per i prossimi aggiornamenti che verranno pubblicati nel corso della WIW.

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