World Polio Day 2023: passato, presente e futuro.

In questo 2023 ricorre il trentacinquesimo anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), ideata dai 5 partner: Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef, Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Statunitensi (CDC), Rotary International e Fondazione Bill e Melinda Gates, al fine di eradicare la poliomielite a livello mondiale e liberare la popolazione da questa antica piaga dell’umanità. Dal 1988, infatti, ogni anno il 24 di Ottobre, la Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità celebra la lotta alla poliomielite quale importante obiettivo di Sanità Pubblica. Per questa importante ricorrenza è stata scelta la data del 24 Ottobre poiché commemorativa della nascita di Jonas Salk, inventore del vaccino contro la polio, unico metodo efficace di prevenzione della patologia e delle sue devastanti conseguenze.

La poliomielite è una patologia infettiva acuta, altamente contagiosa, determinata da virus (polio virus, appartenenti al genere Enterovirus) che colpiscono il sistema nervoso interessando le cellule neurali e inducendo una paralisi che, nei casi più gravi, può avere esito letale. Il virus infetta solo il genere umano e il contagio avviene per via feco-orale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati, o attraverso la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. Indipendentemente dalla modalità di trasmissione, il poliovirus penetra nell'organismo attraverso la bocca e si moltiplica a livello dell’orofaringe, delle tonsille, dei linfonodi del collo e del tratto gastroenterico (intestino tenue). Le cellule umane sono provviste di specifici recettori proteici ai quali i poliovirus possono aderire e quindi penetrare nelle cellule suscettibili. L'infezione evolve attraverso cicli di replicazione virale, determinando la distruzione delle cellule infette. Una volta instaurata l'infezione, i poliovirus possono raggiungere il sistema nervoso centrale attraverso la barriera emato-encefalica, tramite il torrente ematico o attraverso le fibre nervose. La moltiplicazione virale distrugge i neuroni motori che non rigenerandosi, determinano l’inabilità funzionale dei muscoli interessati, anche se in alcuni rari casi è possibile recuperare la funzionalità muscolare in modo completo. In virtù di ciò, l’unica vera arma di protezione è data unicamente dal vaccino.

Non esistendo farmaci in grado di curare questa malattia, l'unica possibilità di difesa, infatti, è rappresentata dalla prevenzione vaccinale. Grazie alle campagne di vaccinazione di massa i casi di poliomielite dal 1988 ad oggi sono diminuiti del 99,9% e la stessa Italia è stata ufficialmente certificata "polio-free" il 21 giugno 2002 (anche se l'ultimo caso che si è manifestato nel nostro Paese risale al 1982).

Tuttavia, nonostante gli enormi progressi della medicina in ambito vaccinale, di cui oggi più che mai siamo testimoni grazie alla vaccinazione anti-SARS-Cov-2, la ricomparsa della poliomielite nei Paesi polio-free continua a rimanere un evento possibile, fintanto che ci saranno zone del mondo in cui la malattia è presente e diffusa.

La poliomielite, infatti, rimane endemica in due paesi, Afghanistan e Pakistan mentre sono 35 i Paesi a rischio epidemico nelle cinque regioni: Africa, Americhe, Mediterraneo Orientale, Europa e Sud-Est asiatico. In ultimo, per alcuni Paesi come Burkina Faso, Eritrea, Etiopia, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mauritania, Senegal, Sierra Leone, South Sudan, Tajikistan e Uganda, il rischio di ritorno della poliomielite è sempre più tangibile a causa dei bassi livelli di immunità e sorveglianza.

La persistenza di focolai epidemici, anche se localizzati in aree geograficamente circoscritte, costituisce un rischio latente per la globalità della popolazione; rischio peraltro notevolmente amplificato dal movimento della popolazione da quelle aree per ragioni familiari, economiche, culturali, ma soprattutto sociali nel contesto dei flussi di popolazioni sfollate e del rientro dei rifugiati. Peraltro, a differenza delle altre vaccinazioni pediatrica di routine, le campagne di vaccinazione antipolio sono state particolarmente ostacolate da teorie del complotto e da una scarsa consapevolezza dei benefici salvavita dei vaccini, almeno in alcune etnie ed anche nelle nostre realtà tra alcuni genitori. Di conseguenza, la mancanza di vaccinazione e la vaccinazione incompleta sono stati i principali fattori per l’emergere di casi di poliovirus selvaggio (WPV1) e di poliovirus derivato da vaccino circolante (cVDPV2) in alcuni Paesi.

Ciò appare ancor più preoccupante se si considera il periodo storico che il mondo sta vivendo, in cui la guerra in medio oriente, oltre alle abominevoli conseguenze per l’umanità, richiama alla mente l’epidemia di polio scatenata in Siria nel 2013 da un ceppo di poliovirus di origine pakistana.

In quella circostanza, nel riconoscere il rischio di una diffusione internazionale, i governi di sette Stati medio-orientali, con l’aiuto di organizzazioni non governative (ONG) locali, gruppi della società civile e agenzie delle Nazioni Unite, hanno raggiunto 22 milioni di bambini con vaccini antipolio, ma sono ancora molte le coorti da raggiungere soprattutto in riferimento alle famiglie che appartengono ai gruppi più vulnerabili, come quelli intrappolati nelle zone devastate dalla guerra.

In quest’ottica l’iniziativa globale per l’eradicazione della poliomielite si concentra sul raggiungere con i vaccini fino all’ultimo bambino nei Paesi endemici (Afghanistan e Pakistan), sul rafforzamento della sorveglianza della poliomielite e sul mantenimento della coerenza dei programmi di vaccinazione in un panorama complesso, garantendo al tempo stesso risorse finanziarie e supporto tecnico a tutti i livelli.

In questo contesto, la perseveranza del Rotary ha svolto un ruolo enorme nel condurre il mondo ai traguardi raggiunti oggigiorno. I soci del Rotary, infatti, sono stati al centro dell'impegno mondiale per l'eradicazione della polio per oltre tre decenni. Il Rotary ha lanciato PolioPlus nel 1985 e ha contribuito a fondare la GPEI (Global Polio Eradication Iniziative) nel 1988, con l'obiettivo di eradicare la malattia e liberare il mondo dalle sue sequele. In proposito, è doveroso ricordare che al momento della fondazione della GPEI, il poliovirus selvaggio paralizzava centinaia di bambini ogni giorno, con una stima di 350.000 casi di polio all’anno in 125 Paesi. Da allora, i casi sono scesi di oltre il 99,9%, evitando la paralisi a oltre 20 milioni di persone.

Attraverso una partnership di finanziamento con la Bill & Melinda Gates Foundation, il Rotary impegna ogni anno 150 milioni di dollari per combattere la polio, con oltre 2,6 miliardi di dollari e innumerevoli ore di volontariato offerte da soci e sostenitori. Con i partner della GPEI, i soci si impegnano con le comunità di tutto il mondo per incoraggiare a raggiungere alti tassi di vaccinazione e contribuire a immunizzare più di 400 milioni di bambini ogni anno.

Per celebrare la World Polio Day numerose saranno le iniziative a livello nazionale e locale promosse in occasione di questa importante ricorrenza. In particolare, tra le manifestazioni portate avanti dai diversi Club Rotary ricordiamo alcune iniziative come “il caffè sospeso per combattere la polio” A titolo esemplificativo si riportano due delle tante iniziative promosse in Sardegna Sabato 21 Ottobre e la scorsa Domenica 22 Ottobre

Di seguito le locandine di entrambe le iniziative:

     “Giornata mondiale della polio: una giornata, un obiettivo, la fine della polio” tenutosi presso il Salotto Caffè ai Portici Bargone e Crispo 8 (Sassari)
     “Giornata mondiale della polio: una giornata, un obiettivo, la fine della polio” tenutosi presso il Salotto Caffè ai Portici Bargone e Crispo 8 (Sassari)
    “Caffe Sospeso: End Polio Now” tenutosi presso il Bar quadrato in via G. Chironi 11 (Sassari)
    “Caffe Sospeso: End Polio Now” tenutosi presso il Bar quadrato in via G. Chironi 11 (Sassari)

    In ultimo si ricorda una terza iniziativa che si terrà il prossimo Sabato 28 Ottobre presso "Il mio bar" sito in via Vardabasso 1/B Sassari.

    In questo contesto, Vaccinarsinsardegna.org invita ad aderire a lodevoli iniziative come queste, volte a finanziare l’acquisto di vaccini antipolio destinati alle aree endemiche dei Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto invita alla adesione consapevole alle vaccinazioni ed ai richiami vaccinali programmati dal calendario vaccinale, nel cui contesto si inserisce ovviamente anche la vaccinazione antipolio.

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