Un anno dal cluster di Meningite da Meningococco Bcc11 in Sardegna
Il 24 aprile di ogni anno ricorre la Giornata mondiale della Meningite (World Meningitis Day); Vaccinarsinsardegna celebra questa ricorrenza con una importante notizia: essendo trascorso un anno dall’ultimo caso di meningite attribuibile al Meningococco Bcc11 che nei primi mesi del 2018 ha causato 5 casi in giovani che avevano frequentato discoteche dell’area cagliaritana, il cluster può considerarsi esaurito.
E’ una notizia importante quella che il team di Vaccinarsinsardegna si pregia di fornire in occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione (24-30 aprile) e che esordisce il 24 aprile con la Giornata mondiale della Meningite (World Meningitis Day): è trascorso ormai un anno dal cluster di meningite da Meningococco Bcc11 in Sardegna.
Durante i primi quattro mesi del 2018 sono stati registrati in Sardegna 8 casi di malattia meningococcica da sierogruppo B; tale delicata circostanza ha destato un forte allarme nella popolazione, sia perché la concentrazione dei casi in un periodo di tempo relativamente breve ha evidenziato un incremento della patologia rispetto al passato facendo così gridare all’epidemia, sia perché sono stati colpiti in prevalenza soggetti giovani, con purtroppo anche esiti letali, e questo è certamente uno degli aspetti che ha contribuito ad aumentare nella popolazione il rischio percepito di pericolosità (outrage) di questa malattia.
Peraltro, la sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive in Sardegna assicura che degli 8 casi da Meningococco B verificatisi in quel periodo, solo 5 erano sostenuti dallo stesso ceppo Bcc11, tutti osservati nell’ambito di un gruppo di ragazzi che avevano frequentato le discoteche nell’area cagliaritana tra la fine del 2017 ed i primi mesi del 2018. I 5 casi, osservati entro un periodo di 3 mesi, si sono verificati come 2 distinti cluster di 2 e 3 casi ciascuno e dunque non classificabili come un’epidemia. Gli altri 3 casi sono stati sostenuti da due ceppi distinti di Meningococco B, un Bcc41/44 che ha causato due casi, un anziano e la sua badante nel nuorese, ed un Bcc213 in un adulto di Carbonia di cui abbiamo già dato notizia in questo sito.
Come già precedentemente comunicato, gli interventi adottati dalle Autorità sanitarie, intervenute sempre tempestivamente per circoscrivere gli episodi a seguito dell’osservazione di ciascun caso primario, hanno sortito il desiderato effetto e non sono stati registrati ulteriori casi secondari.
Pertanto, si rassicura la popolazione che gli interventi adottati sono risultati efficaci nel circoscrivere il cluster, infatti ad oggi, a distanza di 1 anno, non sono stati registrati altri casi sostenuti da quel ceppo di meningococco, e pertanto il cluster può considerarsi esaurito. Peraltro, la sorveglianza sanitaria continua su tutto il territorio regionale. Tutti i casi sospetti vengono sottoposti a immediato accertamento diagnostico da parte dei Servizi di Igiene Pubblica in ottemperanza alla Circolare 9 maggio 2017 ed al Protocollo di Sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive del 10 ottobre 2017. Esiste inoltre una rete di laboratori di I livello ed un laboratorio di II livello come riferimento regionale presso la AOU di Sassari.
Il Servizio di Promozione della Salute e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Regionale alla Sanità, con gli esperti regionali del Tavolo tecnico coordinano le attività di sorveglianza e mantengono i rapporti con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Ministero della Salute, e provvedono inoltre a comunicare periodicamente alla popolazione, tramite questo sito Vaccinarsinsardegna, le informazioni relative alle attività della sorveglianza.
Ad una osservazione superficiale, quella del 2018 apparirebbe come una epidemia da B, ma tenuto conto del fatto che i casi sono stati sostenuti da tre diversi ceppi di Meningococco B, possiamo solo parlare di 2 cluster sostenuti da Meningococco Bcc11, la cui potenzialità epidemica è di fatto esaurita, in considerazione del fatto che è ormai trascorso un anno dall’ultima osservazione.
Sulla base di queste considerazioni epidemiologiche è possibile rassicurare il cittadino in quanto:
- Nonostante sia stato osservato un relativo aumento di casi i rischi di contrarre questa malattia erano, e continuano ad essere, molto bassi;
- Le profilassi antibiotiche effettuate dai Servizi di Igiene pubblica sono risultate sempre adeguate al contesto epidemiologico osservato sia per tempestività di intervento che per sua estensione di offerta;
- Le vaccinazioni contro questa malattia sono uno strumento importantissimo di prevenzione; la Regione offre gratuitamente le vaccinazioni secondo quanto stabilito dal Calendario Nazionale per età e per condizioni di rischio (MeningoB, MeningoC, MeningoACWY) e secondo quanto, in accordo con gli epidemiologi, l’Istituto Superiore di Sanità ed il Ministero della Salute verrà di volta in volta stabilito sulla base della Sorveglianza in atto.
*a cura di Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Regionale alla Sanità
e del Team Vaccinarsinsardegna.org