"Preventing antimicrobial resistance together": al via la settimana mondiale di sensibilizzazione sugli antimicrobici.

Anche quest’anno dal 18 al 24 Novembre ricorre la Settimana mondiale per la sensibilizzazione verso un uso appropriato degli antimicrobici (WAAW - World Antimicrobial Awareness Week), la quale, attraverso iniziative diffuse su tutto il panorama sanitario globale, mira ad aumentare la consapevolezza sul problema della resistenza antimicrobica (AMR) incoraggiando le migliori pratiche di utilizzo di questi farmaci tra la popolazione generale, gli operatori sanitari e i responsabili politici. La settimana è stata inaugurata lo scorso Sabato 18 Novembre celebrando “La giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici”. Tante le iniziative in Europa, in Italia e in Sardegna.

"Preventing antimicrobial resistance together": è questo il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per celebrare la settimana mondiale per la sensibilizzazione verso un appropriato uso degli antimicrobici nell’edizione 2023. Il fine ultimo di questa ricorrenza è quello di riportare l’attenzione del grande pubblico su un importante tema di sanità Pubblica, ovvero il fenomeno dell’Antimicrobico resistenza, oggigiorno divenuto un’emergenza sanitaria a livello Globale.

Il fenomeno nasce come naturale manifestazione di un evento biologico per il quale alcuni microrganismi acquisiscono la capacità di sopravvivere o di crescere in presenza di una sostanza ad attività antimicrobica, che è generalmente sufficiente ad inibire o uccidere microrganismi della stessa specie. Tale caratteristica può essere propria di una determinata specie microbica rispetto ad altre, può derivare da mutazioni spontanee di alcuni microrganismi e può essere trasferita da questi ad altri; in ogni caso, in presenza dell’antimicrobico verso il quale la resistenza era preesistente o acquisita, i microrganismi resistenti possiedono un vantaggio selettivo rispetto a tutti gli altri potendo così moltiplicarsi, prevalere, esplicare il danno a carico dell’ospite e condurre alla manifestazione di malattia che diviene difficilmente o per nulla trattabile con i farmaci a disposizione. Infatti, a causa dell’uso esacerbato di questi farmaci, attualmente numerosi antibiotici sono diventati parzialmente o del tutto inefficaci riducendo in modo allarmante lo spettro terapeutico a disposizione del clinico e rendendo rischiose procedute mediche avanzate.

L’urgenza del tema è dimostrata dai dati allarmanti offerti dall’OMS, i quali stimano che entro il 2050, laddove il fenomeno non venga arginato o quantomeno contenuto, le morti per infezioni sostenute da Microorganismi Multi-resistenti potrebbero attivare a 10 milioni, superando le morti per cancro. L’European Center for Disease Control (ECDC) ha stimato che annualmente si verificano in Europa 670.000 infezioni sostenute da microrganismi antibioticoresistenti: queste sono responsabili di 33.000 decessi, dei quali più di 10.000 in Italia data l’alta prevalenza di infezioni antibioticoresistenti.

L’Italia, infatti, è uno dei Paesi europei con i livelli più alti di AMR, sempre superiore alla media europea, e con un elevato consumo di antibiotici (al 5° posto, dati ESAC-Net dell’ECDC). La maggior parte di queste infezioni è gravata da: i) elevata mortalità (fino al 30%), ii) capacità di diffondere rapidamente nelle strutture sanitarie, causando epidemie intra- e inter-ospedaliere, iii) possibilità di endemizzazione.

In quest’ottica, l’OMS sottolinea che un problema di tale complessità può essere affrontato solo con interventi coordinati multisettoriali i quali nel complesso rientrano nel tanto noto approccio One Health: un approccio integrato che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di individui, animali ed ecosistemi.

Il paradigma One Health non potendo prescindere da percorsi multidisciplinari integrati ritiene essenziali sinergie nel campo della prevenzione e gestione delle infezioni trasmissibili. Ecco che quindi per gestire questa complessità occorrono nuove strategie di organizzazione, comunicazione e coordinamento al fine di costruire un quadro di riferimento globale grazie alla collaborazione interprofessionale e multidisciplinare tra settori diversi.

A tal fine, le organizzazioni internazionali hanno implementato un piano di azione congiunto attraverso un approccio integrato in cui saperi e competenze saranno orientati ad una cultura della trasversalità che si traduce con il Piano di Azione One Health 2022-2026 (in allegato).

In particolare questo documento nasce dalla collaborazione tra l’OMS con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (WOAH) quali univoci interventi sanitari che promuovono approcci multisettoriali al fine di ridurre le minacce sanitarie all’interfaccia uomo-animale-ecosistema.

Data la rilevanza di questo importante problema di Sanità Pubblica, la Regione Sardegna ha avviato una importante iniziativa, inserita all’interno del Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 e affidata per la sua esecuzione alla Struttura Complessa Direzione Medica di Presidio, Igiene, Epidemiologia ed Infezioni Ospedaliere della AOU di Sassari. Tale importante e ambizioso progetto ha previsto entro i primi mesi del prossimo anno la pubblicazione del portale web “PROCARe” interamente dedicato all’antimicrobico resistenza.

Il portale sarà costituito da una sezione intranet dedicata ai Professionisti della salute (Protocolli, circolari, relazioni e repository di tutto il materiale utile e catalogato per area territoriale di riferimento), da una macroarea dedicata alla Scuola e da una macroarea di comunicazione specificatamente rivolta alla popolazione generale (News, eventi, aggiornamenti, approfondimenti ed iniziative sul territorio). In particolare, la sezione dedicata ai professionisti sanitari prevedrà la possibilità di condividere tra colleghi case report specifici e/o protocolli (Comunità di pratica) in maniera tale da consentire una condivisione delle informazioni (forum) e una più semplice accessibilità alle procedure applicate nelle diverse Aree Sanitarie e nei diversi Distretti Sanitari distribuiti sul territorio regionale.

Ed è proprio in occasione della Giornata Europea per l’uso consapevole degli antibiotici che il progetto è stato presentato lo scorso Sabato 18 Novembre al Catalunya Hotel di Alghero, nell'ambito dell'evento-convegno "Antibiotico resistenza: una pandemia trascurata" organizzato dall'Ordine dei medici di Sassari.

"Gli antibiotici devono essere usati con cautela - afferma Paolo Castiglia, direttore della struttura Direzione medica di presidio, igiene, epidemiologia e infezioni ospedaliere dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari - perché l'uso inappropriato provoca gravi problemi di salute. È necessario, pertanto, aumentare la consapevolezza sui rischi che derivano da un loro uso eccessivo. Dobbiamo evitare gli errori più comuni come le prescrizioni inappropriate da parte del medico, il fai da te da parte del paziente, il massiccio impiego di antibiotici in ambito veterinario. Oggi si parla di un approccio One Health, perché questo è utile a rafforzare le misure di controllo del fenomeno. È necessario considerare in modo integrato la salute dell'uomo, degli animali e dell'ambiente. Tutti abbiamo una responsabilità e possiamo contribuire alla lotta all'antibiotico resistenza".

In occasione della giornata e della settimana, sui monitor della AOU di Sassari disponibili nelle sale d'attesa, sarà proiettato un video informativo e illustrativo per l'uso consapevole degli antibiotici.

In questo contesto, VaccinarSinSardegna.org ricorda agli utenti che fra le azioni preventive efficaci nel contrasto all’antimicrobicoresistenza, accanto al corretto uso degli antimicrobici sia in campo umano che animale, si inserisce la Vaccinoprofilassi, grazie alla quale è possibile oggi prevenire sia le infezioni virali, diminuendo le quali diminuisce la somministrazione inappropriata di antibiotici, sia le malattie provocate da batteri, e questo anche se si tratta di microrganismi multi-resistenti (Multi-Drug Resistant, MDR), verso i quali gli antibiotici non hanno efficacia.

I vaccini, inoltre, sulla base della loro straordinaria capacità di prevenire le malattie infettive, riducono il numero di portatori proteggendo indirettamente dalle infezioni anche coloro che non possono sottoporsi alla vaccinazione (herd immunity); ancora, l’uso combinato di alcune vaccinazioni, riducendo il numero totale di infezioni da parte di un determinato ceppo batterico (agendo su batteri sensibili e non) o gruppi batterici, possono moderare la necessità di sottoporre a trattamenti antibiotici determinati soggetti: il controllo vaccinale, ad esempio, delle meningiti batteriche dell’infanzia (pneumococco, Haemophilus, meningococco) fa ridurre l’uso degli antibiotici in età pediatrica nella consapevolezza da parte dei pediatri di trovarsi di fronte, in caso di febbre ed altri sintomi generali, ad una infezione di origine virale e non di origine batterica, non necessitante pertanto di antibiotici.

In particolare in questo periodo stagionale, prevenendo infezioni virali come l’influenza, ma anche COVID-19, sono in grado di combattere l’AMR riducendo enormemente il numero di casi di malattia ad eziologia virale che si verificheranno al picco stagionale, evitando pertanto la somministrazione di terapie antibiotiche inappropriate o necessarie per dover trattare sovra-infezioni batteriche.

Invitando gli utenti ad aderire alla vaccinazione antinfluenzale, ricordiamo che sul nostro sito alla sezione “Prescrizioni vaccinali antinfluenzali” sarà possibile approfondire gli ultimi aggiornamenti in merito alla campagna di vaccinazione attualmente in corso.

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